15.06.2006
Italia - 15 Giugno 2006
Lola deve festeggiare il suo 4° compleanno in modo adeguato ad una vera motociclista…e quale occasione migliore, per noi, per ritornare sulle “alte vette d’Italia”!!.
I PRIMI 25.000 KM DI LOLA
Oltre al compleanno di Lola, era a portata di “cocker” anche un altro evento: i 25.000 km percorsi in moto da Lola con la sua famiglia e, quindi, dopo una breve occhiata alla cartina geografica …ecco la decisione!. Lola festeggerà i 4 anni ed i suoi “primi 25.000 km” sul Passo più alto d’Europa** : il Passo dello Stelvio , con i suoi 2760 metri e, soprattutto, con i quasi 50 tornanti, diversi dei quali “a gomito“.
Cosa non semplice, se si ha un cocker fulvo sul serbatoio della moto!
ARRIVIAMO IN VAL DI RABBI ..DA PASSO PORDOI!
Giungiamo in Val di Rabbi nel Parco Nazionale dello Stelvio verso sera, dopo un viaggio di andata “caldo” per via del traffico e delle temperature non proprio miti, ma reso più accettabile, almeno per Lola, da un passaggio sul “solito” mitico Passo Pordoi e da un bagno rinfrescante in un ruscello freddissimo…ma non per Lola.
La nostra base è un grazioso albergo a conduzione famigliare posto in un luogo veramente "strategico", a poche centinaia di metri dall'entrata del Parco Nazionale, in località Plan.
Il giorno dopo, ci siamo svegliati ad orario “impossibile” (le 5…Lola “sente” l’aria di montagna e, soprattutto, l’evento che si sta per compiere…un cocker sul “tetto d’Europa”!!!) ed abbiamo iniziato il “giro” .
Da Cles, la strada sale rapidamente e la moto punta decisa verso la prima vetta: il Passo del Tonale a mt 1.900 circa.
Ben prima di arrivare in vetta, Lola era già seduta e con il muso al vento, quasi volesse “mangiare” l’aria ed anche la strada….
Arrivati in vetta, Lola è subito stata circondata da un folto gruppo di “bikers” provenienti dall’Olanda e dal Belgio che, durante la giornata avremo modo di incontrare spesso….ed ecco la prima gradita sorpresa della giornata.
Uno dei biker , aveva, con sé, il biglietto da visita di Lola che avevamo distribuito in occasione del “Giro dei Quattro Passi” del 2004 ….non vi dico la felicità nell’incontrare Lola per la seconda volta!!
SULLE STRADE DEL “PIRATA” : PASSO GAVIA
Dopo una sosta per il rifornimento a Ponte di Legno , iniziamo l’ascesa ad una vera e propria “vetta mitica” che ha fatto la storia del ciclismo (e su cui il “Pirata” del ciclismo italiano, ha costruito le sue indimenticabili gesta sportive): il Passo Gavia, con i suoi 2.652 metri.
La strada per il passo è veramente difficile, per quanto è stretta, ripida e piena di curve a gomito…in alcuni punti, a malapena, passavano un auto ed una moto…per fortuna il traffico automobilistico era veramente ridotto….e molto “educato” (non capita spesso di fermarsi per far passare un “cocker motociclista “ che, con il muso fuori , abbaia “dolcemente” al guidatore dell’auto…).
Finalmente arriviamo in vetta: ai lati della strada ci sono ancora tracce (per non dire “metri”) evidenti delle recenti nevicate ed anche il Lago Negro è completamente ghiacciato.
Appena Lola ha visto la neve non ha voluto sentire ragioni: stop alle foto e via con un “tuffo” sulla coltre gelata a "giocare a fare il cane"! (non bisogna mai dimenticarlo..).
Come sul Passo Tonale, anche sul Gavia, Lola ha “marcato” il suo passaggio: l’adesivo “mascotte ufficiale di Mototurismo” attaccato sul cartello segnaletico del passo, nella speranza che “regga” alla pioggia ed alla neve, per ricordare che “Lei è passata di qui”!
“PREPARATI LOLA ..ENTRI NELLA LEGGENDA”!!
Assieme agli amici olandesi e belgi, dal Gavia percorriamo la strada che porta a Santa Caterina Valfurva da dove inizia la salita alla “grande vetta“: il Passo dello Stelvio.
Giunti a circa 20 km dalla vetta ci fermiamo per ammirare “il serpente” d’asfalto, costituito dai tornanti letteralmente tagliati sul fianco della montagna da un “sarto motociclista”!! Uno spettacolo veramente impressionante…e Lola li doveva ancora percorrere tutti!!.
Prima di arrivare in vetta facciamo una lunga sosta in un immenso prato con “annesso” ruscello alpino e numerose marmotte, dove Lola ha “giocato a fare il cane” ancora una volta, e non era dispiaciuta: anzi!!.
Una volta rimessa in moto, Lola ha avvertito l’evento che stava per compiersi: un cocker motociclista sul tetto d’Europa ! Il momento era veramente magico: Lola non si è voluta accucciare all’interno del contenitore e, con il muso ben ritto, ha iniziato a “puntare” la grande vetta : la "sua" meta!!.
Gli ultimi tornanti prima della vetta sono stati fatti in un’atmosfera quasi surreale: il cielo che, fino a pochi minuti prima, minacciava pioggia, improvvisamente, si è aperto ed ha fatto filtrare i primi raggi del sole che pareva aspettassero solo l’arrivo di Lola…(Lei, lassù, ha un Angelo Custode e solo pochi sanno chi è…).
Il Passo dello Stelvio era tutto per lei!
Spegnere la moto, appoggiare i piedi ed alzare la visiera del casco a “quasi” 2.800 metri di quota, assieme a Lola, è stata per noi un’emozione molto forte, ma non per Lola che è voluta subito scendere dalla moto per fare i suoi “bisognini” e, poi, entrare di nuovo nel contenitore per una bella e meritata dormita (all’ombra e con gli occhiali blu indossati: la luce solare era veramente molto intensa).
Con il muso appoggiato al supporto morbido del contenitore, Lola si è goduto una meritata dormita, disturbata solo dal “clik” delle tante macchine fotografiche e dalle parole di chi riconosceva la “mascotte ufficiale” di Mototurismo.
LOLA E’ STATA QUI!!
Un gentile venditore ambulante di “hot dog”, che staziona sul Passo, ci ha chiesto diversi adesivi di Lola da applicare al suo mezzo “mobile” ed una “pins”per lui stesso: qualche giorno dopo ci sarebbe stato il Raduno Internazionale dello Stelvio che, da diversi anni, richiama oltre 10.000 motociclisti da tutta Europa, e non voleva proprio perdere l’occasione per fare vedere a tutti che Lola “era sua cliente”!!.
La discesa dal Passo dello Stelvio, verso Merano è stata fatta rapidamente, data l’assenza quasi totale di traffico (è proprio vero: certi luoghi “fuori stagione” hanno tutto un altro fascino e, soprattutto, si possono “vivere” a fondo…) e, solo verso Caldaro posto sulla “Strada del vino dell’Alto Adige" , abbiamo trovato un po’ di pioggia (Lola, nel frattempo, dormiva all’asciutto all’interno del suo contenitore…e non si è accorta di nulla…).
LA VALLE DI SAENT : SI GIOCA A FARE IL CANE !!
Il giorno seguente è stato dedicato completamente (senza neppure “toccare” la moto), alle passeggiate tra i boschi del Parco Nazionale dello Stelvio, nella bellissima Valle di Saent, dove Lola, più volte, si è immersa nei numerosi ruscelli sul "Sentiero delle Cascate" ed, ancora una volta, ha “giocato a fare il cane”.
Ricordate sempre: se viaggiate con il vostro cane in moto, le vostre esigenze di motociclisti devono rispettare quelle del vostro amico a quattro zampe, al quale dovete consentire di vivere momenti (sempre più frequenti), in cui poter esprimere la propria natura di “lupo”.
La moto deve essere solo un mezzo per stare con voi: un mero “strumento” per poter consentire al vostro cane di condividere esperienze e luoghi, ma sempre nel rispetto della sua natura.
IL RITORNO : UN NUOVO PASSO ALPINO PER LOLA
Per il viaggio di ritorno a casa, abbiamo scelto di passare per il Passo della Mendola (1.400 metri circa), fino a Caldaro: una strada veramente stupenda, in mezzo alla Val di Non , piena di coltivazioni di mele e vigneti.
Poi, passato Cavalese, ci siamo diretti verso Moena e, quindi, a Canazei : Lola non era mai stata sul Passo Fedaia ( “solo” 2.057 metri :in questo viaggio Lola era abituata a ben altre altezze..) dove siamo giunti con un sole splendido che illuminava tutta la Marmolada, con uno scenario ideale per foto da “calendario”!
AL RIFUGIO FUCIADE SI "GIOCA A FARE IL CANE"
La nostra destinazione, però, era il Passo San Pellegrino dove Lola ha “chiuso” la giornata, prima di ripartire alla volta di Ravenna, al Rifugio Fuciade (ormai qui Lola è di casa…) correndo negli immensi prati verdi, alla ricerca di marmotte e di nuovi amici a quattro zampe.
** “pare” che in Francia esista una strada “più alta” del Passo dello Stelvio …ma non si tratta di una “cosa naturale” : è stata creata , di recente, per il passaggio del Tour de France …proprio per avere “qualche metro” in più dello Stelvio : questo rimane, però, il passo “naturale” più alto d’Europa….come è scritto sulla “pins” che Lola ha applicato al suo contenitore come”trofeo” del viaggio…
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